Don Didaco e il suo tempo: perché una Congregazione? Perché una scuola?
Don Didaco Bessi è il fondatore della nostra comunità di Suore Domenicane del Santo Rosario, che gestiscono la scuola.
Nasce a Iolo, piccola frazione rurale di Prato, il 5 Febbraio del 1856.
Fino da giovinetto sente la vocazione per il sacerdozio e con il costante aiuto della sua famiglia, riesce a compiere un adeguato percorso di formazione ed a diciotto anni si trasferisce a Prato ed entra in Seminario per proseguire gli studi. Il 20 Settembre 1879 viene ordinato sacerdote a Pistoia e nello stesso giorno celebra la sua prima Messa. Successivamente diventa parroco di Iolo. L’8 settembre del 1985 con cinque giovani parrocchiane desiderose di consacrarsi al Signore, dà inizio all’Istituto della Carità della Beatissima Vergine del Rosario per l’apostolato parrocchiale, l’educazione umana e religiosa dei bambini poveri, l’assistenza spirituale dei malati.
Don Didaco è un uomo modesto, umile, buono e molto caritatevole, che ha sempre cercato di trasmettere questa ricchezza spirituale alle sue Suore, guidandole, formandole, istruendole paternamente e con grande dolcezza e misericordia, segni salienti della sua personalità. Con le seguenti parole le incitava ad essere miti e dolci con tutti: “Sii buona, sii molto buona, sii buonissima, sii eccessivamente buona, sii immensamente buona, sii eccessivamente dolce. Osserva questi propositi e ti farai padrona del cuore delle tue figlie e ti attirerai l’amore di tutti … renditi il sorriso sempre abituale sulle tue labbra.”
Sempre molto attento alla famiglia, capisce quanto importante sia la figura della donna. Il suo “stile pastorale” ha come nodo centrale l’attenzione alla famiglia, la promozione umana e l’educazione. Si rivolge prevalentemente alle bambine che non venivano mandate a scuola e fin da piccole tenute ad intrecciare la paglia per la confezione dei cappelli. La scuola per le bambine povere è stata il suo primo pensiero, proprio perché potessero diventare un giorno vere madri di famiglie cristiane.
Il suo progetto educativo si può definire moderno, Don Didaco sostiene che ai ragazzi non si deve dare semplice trasmissione di informazioni o educazione in vista di un avanzamento sociale, ma mirare a far raggiungere un pienezza umana e spirituale. Don Didaco avrebbe voluto essere il padre di tutti i fanciulli poveri, con il desiderio di aiutarli, di soccorrerli, di istruirli ed educarli per la vita.
Il 25 maggio del 1919 muore a Iolo, povero come aveva scelto di vivere.
La sua opera continua ancora oggi, attraverso le Suore Domenicane di Santa Maria del Rosario.